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Venerdì 11 aprile 2003 presso il salone ricreativo del Circolo delle Stanze Ulivieri di Montevarchi, a conclusione della 14° stagione concertistica invernale, diretta e organizzata dal M° Pimo Oliva, si è esibito il "Quartetto Bolling" composto dalla stesso direttore artistico assieme a Paolo Zampini, Raffaello Pareti, Claudio Cuseri.In tale occasione è avvenuta la registrazione "live" del cd che porta la firma del M° P. Oliva e del M° P. Zampini, contentente l'intera "Jazz Suite n° 1" del compositore francese Claude Bolling.

L'evento è stato sottolineato anche dalla stampa con la pubblicazione di
numerosi articoli su giornali a livello sia comunale sia provinciale. Di questi ne riportiamo quelli di maggior spessore.


CLAUDE BOLLING:

Uno fra i compositori contemporanei di successo più eclettici, direttore d'orchestra, pianista ed arrangiatore, autore di numerose colonne sonore di film come "Borsalino", "The Awakening", "Willie and Phil", "California Suite" ed altri.
Nato a Cannes tuttora in vita, Bolling si è rivelato un grande talento del pianoforte fin dalla tenera età. Ha realizzato le prime registrazioni a 18 anni, si è in seguito affermato come uno dei più famosi musicisti jazz d'Europa. Sei volte vincitore del Grand Prix
du disque in Francia, ha riscosso notevole successo anche negli Stati Uniti dove si è aggiudicato il disco d'oro per la prima suite incisa con il flautista Jean Pierre Rampal.
Sulla rivista Billboard il brano resta mensionato per più di 53 settimane, rivelandosi uno sconvolgente fenomeno per la storia della discografia.
Le radici del suo successo affondano in un serio apprendistato di pianista.Allo studio canonico degli autori classici, ha affiancato quello dei grandi compositori jazz, tra i quali Duke Ellington, ed ha ampliato la sua conoscenza musicale suonando nei jazz club, nelle sale da ballo e nei teatri del dopoguerra. La produzione misicale che ne deriva altro non è che una fuzione di questi due generi artistici solitamente considerati agli antipodi. La scrittura musicale è ricca e variegata, con spazi dedicati alle improvvisazioni, attimi languidi, momenti dolcissimi e romantici intrecciati con arrangiamenti e suoni propri del mondo del jazz.


IL QUARTETTO:













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